Nel mondo dei dispositivi per la sicurezza in bici, Garmin ha dominato per anni. Ma ora Wahoo entra in scena con il suo Trackr Radar, un fanale posteriore smart che promette di cambiare le regole del gioco.
Se pedali su strada, anche solo per raggiungere il tuo percorso gravel preferito, probabilmente conosci già il Garmin Varia RTL515: un fanale posteriore con radar integrato in grado di segnalare in tempo reale i veicoli che si avvicinano da dietro, visualizzandoli su un ciclocomputer compatibile (Wahoo, Garmin, Hammerhead).
È una tecnologia che molti ormai considerano indispensabile, specialmente nei tratti su asfalto. Ma dopo anni di dominio incontrastato, il Varia ha finalmente un concorrente all’altezza: il nuovo Wahoo Trackr Radar.
Tutto quello che serve, e qualcosa in più
Il Trackr è stato progettato pensando a ciò che un ciclista moderno si aspetta da un radar nel 2025. Costa 200 euro, si ricarica via USB-C, pesa solo 63 grammi (senza supporto) ed è compatibile con ANT+ Radar e ANT+ Smart Light Control. Come il Varia, può essere abbinato ai ciclocomputer per mostrare gli oggetti in avvicinamento e attiva automaticamente un pattern di lampeggio quando rileva un veicolo.
Le modalità di illuminazione sono quattro (fisso e lampeggiante, in alta e bassa intensità), con un’autonomia compresa tra 10 e 20 ore, circa il doppio rispetto al Garmin Varia RTL515.
Ma la vera novità è nelle funzioni extra pensate per chi cerca qualcosa in più.
Luci intelligenti e freno incorporato
Il Wahoo Trackr non si limita a rilevare auto in avvicinamento. Integra infatti un accelerometro che rileva le frenate, aumentando l’intensità della luce per segnalare ai veicoli il rallentamento, come una vera luce stop.
Utilizza LED multipli per una maggiore visibilità laterale e un pattern di lampeggio più dinamico e aggressivo – utile su strade secondarie o nei passaggi a scarsa visibilità. Inoltre, una modalità “battery extender” abbassa automaticamente l’intensità della luce quando non vengono rilevati veicoli per un certo periodo (regolabile via app), prolungando la durata della batteria.
E al riavvio, il dispositivo ricorda l’ultima modalità utilizzata: un dettaglio apparentemente banale, ma che fa risparmiare tempo e fastidi ogni volta che si riparte.
Un buon supporto, ma attenzione alla compatibilità
Un aspetto spesso sottovalutato nei radar posteriori è il supporto. Chi possiede più biciclette sa quanto possa diventare scomodo spostare radar e staffe da un mezzo all’altro.
Il supporto fornito da Wahoo è robusto e funzionale, ma c’è un piccolo problema: anche se il sistema di montaggio è simile a quello del Garmin Varia, la scanalatura è più profonda di circa 1 mm. Questo significa che la compatibilità con i supporti aftermarket per Varia non è garantita.
Alcuni funzionano (come quelli di Concentric Cycling), altri no. Un dettaglio da non sottovalutare se hai già investito in staffe per più bici.
Prestazioni su strada: affidabilità ai massimi livelli
Nel test su strada, con il Wahoo Trackr montato accanto a un Garmin Varia RTL515 e due ciclocomputer in parallelo, i risultati sono stati sorprendenti: entrambi i radar hanno rilevato i veicoli con un tempismo quasi identico nel 90-95% dei casi.
Il Wahoo ha mostrato una portata leggermente superiore, segnalando le auto in lontananza un secondo prima del Garmin in diversi contesti. Inoltre, non ha generato falsi positivi né falsi negativi durante il test: ogni allerta corrispondeva a un effettivo oggetto in avvicinamento, che fosse un’auto o un altro ciclista.
L’unico vero limite? A differenza del Varia, il Trackr non può usare lo smartphone come display radar. Per chi si affida al telefono come ciclocomputer, questo potrebbe essere un ostacolo importante.
Il nuovo punto di riferimento?
Pedalare sapendo che un’auto sta arrivando da dietro può fare la differenza, soprattutto su strade trafficate. Nessun radar può proteggerci da tutto, ma il Wahoo Trackr offre la tranquillità e l’affidabilità che ci si aspetta da un dispositivo premium. Con l’aggiunta di funzioni intelligenti, una batteria che dura di più e un design compatto, diventa un serio candidato a sostituire il Varia RTL515… almeno finché Garmin non rilascerà un nuovo aggiornamento.
Articolo a cura della redazione di gravelnews.it
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