UCI DUSTMAN GRAVEL WORLDS
Toki Sawada e Caroline Livesey trionfano alla Dustman Gravel Race: la Thailandia entra nella UCI Gravel World Series
Nel cuore della Thailandia, tra i templi antichi del Muang Sing Historical Park e il celebre ponte sul fiume Kwai, si è corsa la Dustman Gravel Race — unico appuntamento asiatico della UCI Gravel World Series. Un evento che ha richiamato 300 atleti da 28 Paesi e cinque continenti, trasformando Kanchanaburi in una vetrina mondiale del gravel.
La corsa, disputata sabato 1° novembre, ha rappresentato l’ultima occasione del calendario UCI per conquistare un pass verso i Gravel World Championships 2026, che si terranno a Nannup, in Australia, il prossimo ottobre.
I primi 25% di ogni categoria (per età e genere) hanno ottenuto la qualificazione diretta, ma i riflettori sono stati tutti per l’ex campione nazionale giapponese di MTB Toki Sawada (Astemo Utsunomiya Blitzen). Il nipponico ha dominato i 130 km del percorso principale — caratterizzato da tratti scorrevoli, leggere ondulazioni e 840 metri di dislivello — tagliando il traguardo in solitaria con un tempo di 4h07’52”.
Alle sue spalle, il danese Tobias Mørch Kongstad (+3’18”) e l’olandese Rick Nobel (+10’43”) hanno completato un podio di livello internazionale.
Tra le donne, la britannica Caroline Livesey — atleta professionista nel triathlon — ha imposto un ritmo costante sin dalle prime battute, conquistando la vittoria in 4h50’32”. L’australiana Dimity Duke ha chiuso seconda a oltre 18 minuti, mentre un’altra australiana, Sofia Erhard, ha completato il podio in 5h46’24”.
La giornata ha visto anche la gara “medio” di 90 km, riservata alle categorie master. Qui il tedesco Alexander Schneidersi è imposto in 3h30’35”, davanti al britannico Russ Allen (+7’08”) e all’australiano Timothy Armstrong (+11’51”).
In campo femminile, successo australiano con Claudia Dohr, che ha chiuso in 4h04’21”; alle sue spalle la thailandese Cherry Nimitporntrakul e la tedesca Angela Kohl.
L’evento, organizzato con il supporto della Thai Cycling Association e riconosciuto ufficialmente dalla UCI, ha confermato il crescente interesse per il gravel in Asia, offrendo un mix unico di avventura, cultura e competizione.
Con la Dustman Gravel Race, la Thailandia ha scritto una nuova pagina nella storia del gravel mondiale. Un appuntamento che non solo ha qualificato atleti per i Mondiali 2026, ma ha anche mostrato come l’Asia possa diventare una nuova frontiera per il ciclismo su sterrato.
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