Trek ha deciso di entrare nel mondo delle selle stampate in 3D, e lo fa con un prodotto che ha tutte le carte in regola per far parlare di sé: la nuova Aeolus AirLoom.
Si tratta di un’evoluzione della già nota piattaforma Aeolus, che per la prima volta integra una struttura in lattice 3D capace di coniugare leggerezza, comodità e prestazioni da gara.
Questa tecnologia, chiamata AirLoom lattice, utilizza una struttura a celle aperte che sostituisce la tradizionale imbottitura in schiuma.
Il vantaggio? Una distribuzione più uniforme della pressione sulle ossa ischiatiche, maggiore sostegno nelle posizioni più aggressive e, soprattutto, niente punti di compressione sulle zone più delicate.
È una soluzione che Trek ha già fatto testare ai professionisti del WorldTour e in Coppa del Mondo MTB, raccogliendo feedback preziosi per lo sviluppo della gamma.
Comfort e ventilazione
Rispetto alla schiuma, il lattice 3D mantiene la sua elasticità nel tempo e non si deforma in modo irregolare. Questo significa che la sella rimane sempre “viva” sotto il ciclista, adattandosi ai movimenti e garantendo sostegno anche dopo ore e ore di pedalata. Un altro dettaglio non da poco è la ventilazione: la struttura a celle aperte lascia passare l’aria e riduce l’accumulo di sudore, un aspetto che chi pedala su sterrato o fa lunghe uscite endurance apprezzerà sicuramente.
Il design della sella è stato aggiornato per migliorare ulteriormente la sensazione in bici. Il naso è ora più stretto, così da ridurre lo sfregamento interno delle cosce, mentre la transizione tra punta e ali è più fluida per distribuire meglio il peso. Inoltre, la parte anteriore presenta un’inclinazione più pronunciata, utile a chi tende a ruotare il bacino in avanti nelle posizioni aerodinamiche su manubrio basso o appendici.

Versioni e prezzi
La nuova Trek Aeolus AirLoom è disponibile in tre versioni con tecnologia 3D e in una quarta con imbottitura tradizionale:
Aeolus RSL AirLoom – scafo in carbonio OCLV, binari oversize in carbonio, 166 g (145 mm), circa 395 €
Aeolus Pro AirLoom – binari in carbonio e scafo composito, 180 g, circa 255 €
Aeolus Elite AirLoom – binari in acciaio e scafo in nylon, 242 g, circa 160 €
Aeolus Elite (Foam) – stesso nuovo design ma con imbottitura in schiuma, 267 g, circa 95 €
Le larghezze vanno da 135 a 155 mm per adattarsi a diversi ciclisti, e sotto la scocca non manca il pratico attacco Blendr per integrare facilmente un fanalino posteriore o un radar.
Prime impressioni in sella
Chi ha avuto modo di provare il modello di punta, la Aeolus RSL AirLoom, ha sottolineato subito la differenza rispetto alle versioni in schiuma. Non è tanto una questione di peso – che resta leggerissimo ma non più basso del modello tradizionale – quanto di sensazione. Il lattice 3D non dà l’idea di un reticolo rigido, ma piuttosto di una sospensione progressiva che sostiene e accompagna la pedalata.
Durante le prime uscite, anche superiori alle quattro ore, il fastidio tipico che di solito arriva dopo diverse ore in sella si è rivelato molto più contenuto, segno che la distribuzione della pressione funziona davvero. In posizione aerodinamica, poi, la nuova forma del naso aiuta a mantenere stabilità senza generare dolore nella parte anteriore.
Una sella da tenere d’occhio
Certo, i prezzi – soprattutto per il modello RSL da quasi 400 euro – non sono per tutti. Ma il concetto di comfort su lunghe distanze, soprattutto per chi fa gravel o endurance, non ha prezzo: chi ha provato selle stampate in 3D sa che la differenza può cambiare completamente il modo di vivere una giornata in bici.
La Aeolus AirLoom segna così un passo importante per Trek, che porta una tecnologia da professionisti alla portata di un pubblico più ampio, grazie alle diverse fasce di prezzo. Per chi ama le selle corte e cerca il massimo equilibrio tra sostegno e comfort, questa novità potrebbe essere una delle migliori sorprese della stagione.
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