SE LO DICE LANCE!
Lance Armstrong: "Automobilisti distratti? Evito le strade lunghe e dritte come la peste"
L'ex campione del Tour de France Lance Armstrong ha recentemente dichiarato che la crescente distrazione alla guida sta rendendo sempre più pericoloso pedalare sulle strade. Durante un'intervista al podcast The Forward, condotto dal giornalista Michael Easter, Armstrong ha rivelato di evitare le strade lunghe e dritte, temendo l'incuria degli automobilisti che usano il cellulare mentre sono al volante, e ha ammesso che, quando si sente in pericolo a causa di una guida pericolosa, preferisce salire sul marciapiede piuttosto che rischiare.
“Distrazione alla guida e paura del traffico”
Durante il podcast, Armstrong ha parlato apertamente delle sue esperienze personali, inclusi alcuni incidenti in cui è stato investito da automobili, seppur non da guidatori distratti. "Quando qualcuno ti si avvicina troppo, è normale spaventarsi", ha spiegato. Ma nonostante gli incidenti, il texano di 52 anni ha sottolineato come la distrazione alla guida stia diventando un fenomeno sempre più diffuso, aumentando il rischio per i ciclisti.
"La cosa che mi preoccupa di più sono le strade lunghe e dritte. Su queste strade, dove gli automobilisti tendono a distrarsi facilmente, preferisco evitare di andare", ha affermato Armstrong, aggiungendo che in queste situazioni non esita a spostarsi sul marciapiede o su sentieri secondari se si trova con la sua bici da gravel. "Se vedo un piccolo percorso sterrato, non ci penso due volte: ci vado",, ha detto.
La bicicletta gravel: la soluzione di Armstrong
Oltre a raccontare le sue paure, Armstrong ha offerto alcuni consigli pratici per migliorare la sicurezza dei ciclisti. Uno dei suoi suggerimenti più interessanti riguarda l'utilizzo della bicicletta gravel. Secondo lui, il gravel è il tipo di bici che consente maggiore libertà di movimento, permettendo di affrontare diversi tipi di terreno e di evitare le strade più pericolose. "Se mi trovo su una strada e mi sento a disagio, preferisco salire sul marciapiede. E se vedo un sentiero sterrato, ci vado senza pensarci", ha aggiunto.
Oltre all'uso della bicicletta da gravel, Armstrong ha anche parlato dell'importanza della tecnologia. Ad esempio, ha elogiato l'uso delle mappe di calore su Strava, che consentono ai ciclisti di identificare percorsi meno trafficati e più sicuri. "Grazie a Strava, possiamo vedere quali strade altri ciclisti stanno usando e cercare quelle che offrono meno rischio", ha spiegato.
Auto a guida autonoma: la speranza per la sicurezza dei ciclisti?
In un passo che ha suscitato qualche sorriso, Armstrong ha anche lanciato una proposta per il futuro: le auto a guida autonoma. Se, come spera, un giorno queste vetture prenderanno piede, i ciclisti potrebbero finalmente sentirsi al sicuro. "Se arriviamo alla guida autonoma, le auto non colpiranno più i ciclisti – almeno in un mondo perfetto", ha affermato. Tuttavia, il suo ottimismo è stato messo in discussione dopo un incidente avvenuto a Austin, sua città natale, dove un'auto a guida autonoma ha invaso una corsia ciclabile.
Conclusioni: evitare le strade e abbracciare la mountain bike
Nel suo intervento, Armstrong ha anche scherzato sul fatto che la soluzione migliore per evitare il traffico e i pericoli delle strade sia... non pedalare affatto su di esse. "In estate, quando siamo in Colorado, il 95% del mio allenamento avviene su una mountain bike", ha rivelato, facendo capire che spesso la bicicletta da montagna offre una via di fuga più sicura rispetto alla strada.
Dunque, per rimanere al sicuro mentre si pedala, la raccomandazione finale di Armstrong è chiara: scegli il gravel o la mountain bike e cerca di evitare le strade trafficate. Un consiglio che, sebbene ironico, non manca di saggezza in un mondo sempre più congestionato e distratto.
Come direbbero i nonni: “Tutto il Mondo è paese”, i nostri problemi sono anche problemi di altre comunità. Possiamo lavorare sull’educazione stradale ma contemporaneamente dobbiamo salvaguardare la nostra incolumità.
In alcune zone d’Italia è meglio sparire dalle strade e pedalare lungo i sentieri come diceva nell’intervista Lance Armstrong.
Voi cosa ne pensate?