The Last Dance
Il Gravel Earth Series è nato con l’idea di creare un circuito internazionale capace di unire le anime più autentiche del gravel: paesaggi naturali, percorsi fuori dalle rotte battute e una forte componente di avventura. Nel calendario trovano spazio eventi in tutto il mondo, dall’Europa all’America Latina, fino agli scenari più remoti, con l’obiettivo di celebrare la diversità dei terreni e delle comunità ciclistiche locali. Ogni tappa assegna punti preziosi, ma è solo all’ultimo appuntamento che i conti si chiudono davvero.
E quel momento coincide con la Ranxo Gravel, il “Last Dance” catalano che, tra le colline della provincia di Lleida, diventa il palcoscenico dove si decidono i campioni assoluti.
La gara si corre a Ponts e percorre strade rurali, sterrati agricoli e collegamenti tra piccoli borghi, tra continui saliscendi che mettono a dura prova resistenza e tattica dei partecipanti. Il tracciato principale misura circa 160 chilometri con 1.900 metri di dislivello, ed è quello valido per la classifica del circuito. Accanto ad esso ci sono due versioni più brevi, una da 108 chilometri e una da 67 chilometri, pensate per chi vuole vivere l’evento senza necessariamente puntare alla graduatoria generale.
Ranxo Gravel non è solo l’atto finale della stagione, ma il momento in cui ogni sforzo compiuto durante l’anno trova la sua valutazione. Per entrare in classifica bisogna aver disputato almeno quattro prove del circuito, compresa questa, e i punti ottenuti a Ponts hanno un peso maggiore grazie al bonus del 20%.
Inoltre, in caso di parità, il risultato ottenuto a Ranxo fa da criterio di spareggio, rendendo ogni chilometro decisivo.
Tra gli sterrati catalani, ogni scatto può fare la differenza: vincere a Ranxo significa scrivere il proprio nome nella storia del Gravel Earth Series, ma anche i piazzamenti strategici possono ribaltare la classifica e regalare grandi soddisfazioni. È per questo che Ranxo Gravel non è mai una semplice gara: è il “Last Dance”, il gran finale in cui si incoronano i re e le regine della stagione, con tutta l’adrenalina, la fatica e la poesia del gravel che solo un evento internazionale sa regalare.




L’edizione 2025 della RANXO ha chiuso i battenti sulle Gravel Earth Series, consegnando i titoli a due atleti che hanno saputo domare un percorso tanto esaltante quanto punitivo.
Su 160 chilometri di sterrato veloce e tecnico, Rosa Maria Klöser (Elite donne) e Wout Alleman (Elite uomini), hanno inscenato una vera battaglia, affrontando un tracciato reso insidioso dalla siccità e da un ritmo di gara elevatissimo fin dalle prime pedalate.
Klöser, Regina Solitaria e Campionessa Assoluta
La gara femminile è stata un concentrato di tattica e potenza. Rosa Maria Klöser non solo ha tagliato il traguardo da vincitrice alla RANXO 2025, ma ha anche conquistato l’ambito titolo di campionessa delle GRAVEL EARTH SERIES 2025.
La corsa è esplosa non appena è scattato il via alle 7:45 del mattino, con una salita cruciale posizionata a soli due chilometri dalla partenza. La pendenza ha subito scremato il gruppo, riducendolo rapidamente a quattro atlete.
Dopo la prima discesa, la testa della corsa vedeva Klöser e Morgan, raggiunte in seguito da Sarah Sturm. Il trio ha lavorato in sintonia per gran parte della giornata, ma la svolta è arrivata quando Klöser e Morgan sono riuscite ad aprire un varco su Sarah in una discesa particolarmente tecnica.
A poco più di 40 chilometri dall’arrivo, Klöser ha sferrato l’attacco decisivo. Spinta dall’incertezza sui distacchi e dalla consapevolezza che atlete forti stessero inseguendo, la Klöser ha deciso di aumentare il ritmo, involandosi in solitaria verso la vittoria.
Il Terreno e le Scelte di Setup
Il percorso RANXO, sebbene paragonabile al tipico sterrato di Girona, in Spagna, si è rivelato estremamente secco. Klöser ha descritto il fondo come “molto smosso” in diverse sezioni, notando la presenza di corridori con gomiti sbucciati per via delle cadute.
Nonostante ciò, il tracciato ha offerto un mix equilibrato: piccole salite, discese rapide e una sezione centrale pianeggiante, garantendo “qualcosa per tutti”.
Per affrontare le insidie del fondo, Klöser ha fatto una scelta tecnica mirata: la sua Canyon Grizl montava pneumatici Continental 2.2 Racing. Questo maggior volume, o larghezza, è stato un provvedimento strategico per aumentare la sicurezza e prevenire forature, un problema che l’aveva rallentata agli Europei la settimana precedente.
A causa del modello meno recente della Grizzl(che non è compatibile con i nuovi gruppi trasmissione di Sram) ha dovuto optare per un cambio posteriore Eagle.
Alleman domina la sofferenza e la velocità
Anche la competizione maschile è stata definita “super dura”, con un ritmo elevatissimo fin dalla prima salita. La vittoria è andata a Wout Alleman, il quale, alla sua prima partecipazione a RANXO (ha potuto provare solo gli ultimi 20 km il giorno prima), ha dimostrato una tenuta eccezionale.
Alleman ha registrato una impressionante velocità media di circa 34 km/h, un dato che testimonia l’intensità della gara. La parte finale è stata un vero calvario: gli ultimi 60 chilometri sono stati martoriati da un forte vento contrario, una condizione che ha fatto soffrire sia lui che il rivale Magnus. Nonostante la sofferenza, Alleman ha saputo gestirsi fino al trionfo.
L’Equipaggiamento Specializzato di Alleman
Alleman è noto per la sua coerenza, utilizzando un setup che gli infonde fiducia: la sua Megamo Silk equipaggiata con gruppo Shimano Durace, ruote Fulcrum Shark e pneumatici Pirelli.
Una scelta che ha fatto la differenza è stata l’uso della doppia corona all’anteriore. Alleman ha spiegato che questa configurazione è stata cruciale perché la corsa presentava sezioni molto veloci, e la doppia corona garantiva un migliore range di rapporti al posteriore.
Sugli pneumatici, ha optato per i Pirelli M da 45 mm. Sebbene esistano gomme Pirelli più veloci, Alleman privilegia questo modello per la sicurezza e l’aderenza superiori, ritenute essenziali in presenza di molte pietre.
Prossimi Appuntamenti
Per entrambi i vincitori, la stagione è lungi dall’essere conclusa. Klöser si prepara ad affrontare i Campionati del Mondo a Maastricht tra due settimane (un ritorno a casa, avendo studiato lì), prima di volare in Sudafrica per la Gravel Burn, una corsa a tappe di 7 giorni.
Alleman si concentrerà invece su alcune gare di mountain bike, inclusa la Rock D’Azur, con la possibilità di partecipare ai Mondiali di Gravel se la Federazione deciderà in suo favore, prima di concludere la sua intensa stagione a novembre in Sudafrica.