Conclusa la Telenovela sulla Legislazione del Portabici da Gancio Traino
Sembra che la lunga vicenda normativa riguardante i portabici da gancio traino stia finalmente volgendo al termine. Ecco il comunicato del legale di Co.ra. Spa, distributore italiano di Thule.
Il 25 ottobre scorso, si è concluso il confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) riguardante le circolari autunnali 2023 sui portabici auto da gancio traino. Queste circolari avevano suscitato numerose proteste da parte di utilizzatori, aziende produttrici e distributrici di tali accessori.
Già da tempo, le aziende avevano evidenziato agli uffici tecnici del Ministero l'importanza di evitare nuove e irragionevoli limitazioni e costi per i possessori di portabici. Era fondamentale garantire parità di trattamento tra cittadini italiani e stranieri, come sottolineato anche dal parere del Consiglio di Stato. Quest'ultimo aveva sospeso le circolari per presunta violazione delle normative europee, con conseguente discriminazione degli italiani, a cui le principali aziende del settore avevano fatto appello.
I tecnici del MIT, valutando le richieste di riproposizione delle circolari, hanno annunciato un imminente decreto interministeriale. Questo decreto semplificherà le normative e definirà a norma di legge l'utilizzo di questi indispensabili e sicuri sistemi di carico per ogni tipo di bicicletta. Il decreto stabilirà che per i portabici montati su gancio traino, che possono coprire targa e luci posteriori, non sarà necessaria la visita alla Motorizzazione né l’annotazione sulla carta di circolazione. Gli utilizzatori dovranno solo portare con sé la documentazione di omologazione del produttore.
Inoltre, verrà eliminato il limite di sagoma che imponeva di non superare la larghezza del veicolo, permettendo una sporgenza laterale delle biciclette fino a 30 cm per lato, con una larghezza massima complessiva di 2,55 metri. Questo supererà l'ostacolo normativo che di fatto impediva il trasporto di biciclette con entrambe le ruote montate.
Non sarà più richiesto lo spegnimento automatico delle luci posteriori dell'auto quando si attacca il portabici. I portabici che non nascondono luci o targa rimarranno esclusi da queste nuove norme e saranno soggetti alle regole dei normali carichi sporgenti.
In sostanza, viene confermata l'attuale situazione, ma regolata da una norma specifica piuttosto che da una stratificazione di consuetudini e collegamenti tra leggi e norme susseguitesi nel tempo.
L'approvazione del decreto richiederà circa 45 giorni.
Le aziende e le associazioni coinvolte si ritengono soddisfatte del dialogo con il Ministero, che ha portato a questa ragionevole e logica soluzione. Riconoscono l'importanza di semplificare l'uso della bicicletta in Italia e di migliorare la sicurezza stradale senza oneri aggiuntivi per i cittadini.