Immaginate un pittoresco paesino spagnolo, strade sterrate che si snodano tra colline e boschi, e centinaia di ciclisti pronti a sfidarsi per entrare nella storia. Questo è stato lo scenario del primo Campionato di Spagna Gravel, che si è tenuto a Santo Domingo de Silos, un gioiello medievale incastonato nella provincia di Burgos.
Una gara, tante storie
Più di 400 partecipanti si sono radunati nella piazza principale del paese, pronti a affrontare un percorso di 135 chilometri che prometteva di mettere alla prova anche i più esperti.
Tra loro, nomi che fanno brillare gli occhi agli appassionati di ciclismo: Alejandro Valverde, Sergio Mantecón, Samuel Sánchez, solo per citarne alcuni. La tensione era palpabile, mista all'eccitazione di essere parte di un evento storico.
Il racconto di una battaglia epica
Il colpo di pistola, e via! La gara si è accesa fin dai primi metri, con la salita de La Yecla che ha subito fatto selezione. Un gruppo di 15 corridori ha preso il comando, ma era solo l'inizio di una giornata ricca di colpi di scena.
Immaginate la scena: José Manuel Díaz Gallego, Alejandro Valverde, Felipe Orts e Dario Gadeo in fuga, con il gruppo che si sgretolava alle loro spalle. E poi, come se non bastasse, ecco il Muro dei Quattro Cantoni, con pendenze da capogiro che sfiorano il 30%. Qui, amici miei, si è fatta la differenza tra i duri e i durissimi.
Ma la gara era lungi dall'essere decisa. Nei 60 chilometri finali, abbiamo assistito a una rimonta da manuale di Sergio Mantecón, che ha raggiunto i battistrada facendo gridare al miracolo. Nel frattempo, Orts e Gadeo pagavano lo sforzo iniziale, superati persino da un Kevin Suárez in crescendo.
Il finale mozzafiato
Gli ultimi 30 chilometri sono stati un testa a testa tra Díaz, Valverde e Mantecón. Nell'ultima salita, il corridore del Burgos-BH ha tentato il colpo del ko, ma non aveva fatto i conti con la tecnica sopraffina di Valverde in discesa. I due sono arrivati appaiati sul rettilineo finale, dove Díaz ha trovato quel guizzo in più per conquistare il titolo in 4 ore, 16 minuti e 29 secondi.
Valverde, il grande campione, ha dovuto "accontentarsi" dell'argento, mentre Mantecón ha completato il podio a 2 minuti e 7 secondi.
Le regine del gravel
Non meno emozionante è stata la gara femminile, dominata dalle atlete del team Nesta. Sofía Rodríguez ed Elisa Caldas si sono date battaglia fino all'ultimo, con la valenciana Rodríguez che ha avuto la meglio, tagliando il traguardo in solitaria. Lucía González, compagna di squadra della vincitrice, si è assicurata l'argento a soli 18 secondi, mentre Caldas ha completato il podio.
I campioni del futuro e i maestri del passato
La giornata ha visto trionfi in tutte le categorie. Tra gli junior, Hodei Muñoz ha confermato il suo talento vincendo il titolo, mentre tra le donne junior Daniela Sierra ha dominato la competizione.
Ma il gravel non è solo per i giovani! Nelle categorie master, abbiamo visto leggende del ciclismo come Samuel Sánchez (campione olimpico 2008) conquistare l'oro nella categoria Master 40 B. Una dimostrazione che la classe non ha età, soprattutto quando si tratta di pedalare su strade sterrate.
Più che una gara, una festa del ciclismo
Questo primo Campionato di Spagna di Gravel è stato molto più di una semplice competizione. È stato un evento che ha unito generazioni di ciclisti, dai giovani talenti agli ex professionisti, tutti accomunati dalla passione per le due ruote e l'avventura.
Santo Domingo de Silos, con il suo monastero millenario, ha fatto da sfondo perfetto a questa celebrazione del ciclismo in tutte le sue forme. Le strade polverose della Castiglia hanno visto nascere nuovi campioni e hanno regalato emozioni che resteranno nella storia di questa giovane disciplina.
Mentre il sole tramontava sulle colline di Burgos, 18 nuovi campioni nazionali indossavano con orgoglio le loro maglie rojigualdas. Ma la vera vittoria è stata quella di tutto il movimento gravel spagnolo, che con questo evento ha dimostrato di essere vivo, vibrante e pronto a crescere ancora.