Portland, Oregon – Arriva da oltreoceano un nuovo marchio che prova a scardinare le regole della componentistica ciclistica. Si chiama PakBrite e si presenta con un’idea tanto semplice quanto ambiziosa: un sistema modulare che unisce in un unico standard tre elementi chiave per chi pedala ogni giorno – visibilità, capacità di carico e protezione dagli schizzi.
Il cuore del progetto è il Tri-Fin Mount, un attacco universale compatibile con la maggior parte dei reggisella (anche aero) e pensato per essere la base su cui costruire la propria configurazione. Al mount si agganciano rapidamente gli altri moduli: la Carbon Capsule Pro, un contenitore da 400 ml in fibra di carbonio che integra un potente fanale posteriore da 300 lumen; il PakLite Mini, luce compatta da 220 lumen con funzioni smart; e il Fender GT/XL, parafango disponibile in due misure che può ospitare sia la capsule sia la luce.
L’idea di fondo è ridurre la frammentazione degli accessori, proponendo un’unica piattaforma solida, silenziosa e facilmente adattabile alle condizioni e alle esigenze del ciclista. Non a caso la Carbon Capsule Pro integra uno storage capace di contenere kit di riparazione e utensili, mentre la luce offre funzioni evolute come l’accensione automatica e il sensore di frenata. Tutti i componenti dichiarano un livello di impermeabilità IP67, dettaglio non trascurabile per chi pedala in tutte le stagioni.
Lanciato solo poche settimane fa, il sistema ha già riscosso interesse: la prima tiratura di mount, fender e PakLite Mini è andata esaurita, con nuova disponibilità prevista per novembre. La Carbon Capsule Pro resta invece in stock e, per ora, viene venduta con il Fender XL incluso.
Con un approccio modulare e soluzioni tecniche mirate, PakBrite si candida come un outsider capace di portare un po’ di aria nuova nel panorama degli accessori da bici.