Molise Trail 2026: la regione che (non) esiste ti aspetta
Dal mare al Matese, un’avventura gravel nel cuore segreto d’Italia
C’è chi dice che il Molise non esista. Poi lo attraversi in bici, e capisci che esiste eccome. Che è lì, tra le pietre e i tratturi, tra il vento che sferza la Diga di Occhito e il silenzio di Frosolone. È una terra che non si lascia raccontare: va pedalata.
Nel 2026 torna il Molise Trail, l’evento self-supported che porta i ciclisti a scoprire una regione autentica, ruvida e meravigliosa. Tre percorsi ad anello — 400 km con 8.000 metri di dislivello, 300 km con 6.000 m D+, e 200 km con 4.500 m D+ — perfetti per gravel e MTB, in una formula senza cronometro, senza assistenza, senza limiti di tempo. Solo tu, la tua bici, e una regione che resiste.
Dalla costa all’altopiano: dove nasce il silenzio
Si parte dal lungomare di Termoli, sotto lo sguardo del Castello Svevo e dei trabucci, poi si sale verso l’interno tra i vigneti di Campomarino e i borghi autentici di San Martino in Pensilis, Ururi, Rotello, Santa Croce di Magliano.
È un percorso che cambia pelle a ogni tornante: la via del grano e del legno, le rovine di Altilia, le alture del Matesesullo sfondo. E mentre la strada si arrampica, anche i pregiudizi si sciolgono: il Molise non è un mito, è fatica e meraviglia.
Tre percorsi, una sola promessa: libertà
IL LUNGO – 400 km | 8.000 D+
Dal mare fino alle montagne del Matese, tra Pescolanciano, Carovilli e la Diga di Occhito. Ideale per chi vuole vivere l’avventura totale, da completare in tre giorni… o quanto basta.
IL MEDIO – 300 km | 6.000 D+
Tra tratturi millenari e città romane, attraversando Altilia e i pendii di Frosolone. È il cuore del Molise più autentico.
IL CORTO – 200 km | 4.500 D+
Un weekend per chi ha poco tempo ma tanta voglia di emozioni. Da Petacciato a Petacciato, un anello intenso e sorprendente.
Sui tratturi dell’anima
Il Molise Trail segue le antiche vie della transumanza, oggi riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Pedalerai lungo i grandi Tratturi Regi – da quello L’Aquila-Foggia al Pescasseroli-Candela – le “autostrade verdi” che per secoli hanno unito le montagne al mare. Qui ogni chilometro racconta una storia: di pastori, di fatica, di ritorni.
Nessun cronometro, solo orizzonti
Niente tempi da rispettare, nessuna assistenza: l’avventura è tutta tua. Il GPS ti guiderà, ma sarà il cuore a dirti dove fermarti. Un evento no-race, ma pieno di emozioni vere, che ti farà pedalare in un Molise che non dimenticherai più.
E per il 2026, gli organizzatori promettono una grande novità. Vuoi provare a indovinarla? Ti conviene seguirli sui canali ufficiali:
👉 @molisetrail su Instagram e Facebook.

