Un gioielliere bergamasco ha percorso la straordinaria distanza di 7.600 chilometri da Capo Nord, in Norvegia, fino a Capo San Vincent, nell'estremo sud del Portogallo.
Cesare Curnis ha affrontato questa impresa epica in solitaria e su un percorso fuoristrada, seguendo la rotta dell'European Divide Trail.
L’obiettivo non era solo sportivo, ma profondamente umanitario: sensibilizzare e raccogliere fondi per "La nota in più", progetto legato a Spazio Autismo Bergamo, e per l'associazione Itaca, che si occupa di disagio mentale.
Un Viaggio di Cuore e Coraggio
Attraversando otto paesi e completando 37 tappe, Cesare ha documentato ogni passo del suo viaggio sui social, utilizzando lo pseudonimo "Lo Sportivo Sedentario".
Il motivo principale? Sostenere le attività benefiche delle due associazioni attraverso la sua iniziativa “Aut Bike Adventure” (ABA).
La passione di Cesare per il volontariato lo ha sempre legato ad iniziative di solidarietà, ma questa volta ha deciso di lanciarsi in una vera missione, fatta di coraggio e cuore.
La mattina del 22 agosto, Cesare ha finalmente concluso la sua avventura al faro di Capo San Vincent, diventando il primo italiano a completare questa rotta ciclistica in solitaria, in soli 41 giorni.
Nonostante non sia un ciclista professionista — il suo sport preferito è sempre stata la vela — Cesare ha trovato nella bicicletta una nuova sfida personale, decidendo di percorrere questa straordinaria distanza per dare voce a cause che gli stanno molto a cuore.
Una Scelta di Vita Legata all'Autismo
Il legame di Cesare con il tema dell'autismo non è casuale: suo figlio, a cui è stata diagnosticata la sindrome di Asperger a 21 anni, durante il periodo della pandemia, ha rappresentato per lui una profonda fonte di ispirazione. "Quando ho scoperto la diagnosi, il mio mondo è cambiato", racconta Cesare.
Questo evento ha acceso in lui la volontà di saperne di più sull'autismo e di fare qualcosa per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Da qui è nata l'idea di affrontare l'European Divide Trail. La dimensione benefica del progetto ha preso forma definitivamente lo scorso dicembre, quando Cesare ha assistito a una toccante esibizione dell'orchestra "Una nota in più", composta da persone con autismo. Mosso da un desiderio di aiutare, ha deciso di unire la sua impresa sportiva alla raccolta fondi per sostenere queste associazioni.
Un Impatto Concreto
Ad oggi, il viaggio di Cesare ha permesso di raccogliere circa 7.000 euro, grazie a donazioni spontanee di cittadini comuni. Cesare prevede che presto si aggiungeranno anche donazioni più consistenti da parte di grandi donatori. Durante il percorso, ha incontrato molte persone che si sono mostrate sensibili alla sua causa e che lo hanno aiutato in vari modi. "Ho trovato tanta umanità ed empatia", dice Cesare, raccontando come abbia filmato alcune conversazioni sulla tematica dell'autismo che diventeranno parte di un docufilm.
Questo progetto sarà presentato l’11 settembre al Vittoria Park di Brembate, durante l’evento conclusivo della sua avventura, che comprenderà anche un concerto dell'orchestra “Una nota in più” e l’asta della bicicletta utilizzata nel viaggio.
Una Crescita Personale
Per Cesare, questo viaggio non è stato solo una sfida fisica, ma anche un'occasione di crescita personale. Riflette infatti su come l’esperienza lo abbia cambiato profondamente: “Mi sento diverso. La società ci educa a perseguire forza e successo, ma ho imparato che ciò che conta davvero è migliorare se stessi, anche solo di poco ogni giorno”.
Ora, il suo sogno è coinvolgere quante più persone possibile in questa causa. Cesare invita tutti a partecipare alla festa dell'11 settembre a Brembate, per celebrare insieme il successo di un viaggio che, al di là delle prestazioni, ha già vinto in termini di solidarietà e consapevolezza.