Le tendenze del 2026
Le novità del ciclismo previste per il 2026 in MTB, strada e gravel
Il settore della bicicletta vive una fase di profonda trasformazione. Dopo il grande slancio post-pandemia, il mercato cerca equilibrio ma continua a innovare con decisione. Prototipi, anticipazioni industriali e primi lanci di prodotto delineano già oggi il panorama di ciò che vedremo nel 2026. Dalle nuove geometrie alle trasmissioni, dall’elettronica alla rivoluzione delle ruote, ecco le tendenze che segneranno la Mountain Bike, il Gravel e la strada nei prossimi mesi.
1. Ruote da 32”: la nuova frontiera della MTB
Una volta considerate poco più di una provocazione, le ruote da 32 pollici stanno diventando una realtà concreta. I vantaggi teorici sono noti: velocità di crociera più elevate, migliore capacità di rollare, più comfort e più trazione. Restano però le sfide: pesi superiori, accelerazione meno brillante, maneggevolezza ridotta e geometrie complicate, soprattutto nelle taglie piccole.
Il mercato si muove: Stoll ha lanciato la P32, mentre BMC, KTM e Baikad Composits testano prototipi. Il vero punto di svolta arriverà quando RockShox e Fox introdurranno forcelle dedicate.
2. E-MTB: il motore DJI Avinox prepara il sorpasso
Il motore Avinox di DJI, presentato nel 2024, è pronto a dominare il 2026. Le grandi aziende lanceranno i primi modelli sviluppati attorno a questo propulsore, che sta alzando l’asticella della potenza disponibile.
Ma la vera rivoluzione sarà nella qualità dell’erogazione, sempre più naturale, e soprattutto nelle batterie: più capacità, meno ingombro e design che renderanno le e-MTB sempre più simili alle bici tradizionali.
3. Gravel 2026: spazio ai 50 mm (e oltre)
Il passaggio ruota diventa protagonista. Le nuove Gravel punteranno quasi tutte a ospitare coperture da almeno 50 mm, ormai considerate lo standard ideale per comfort, grip e versatilità.
È una tendenza che spingerà molti marchi ad aggiornare i modelli esistenti e amplierà la distanza tra Gravel race e Gravel adventure.
4. Elettronica integrata: l’ecosistema che connette tutto
Componenti sempre più intelligenti e interconnessi: occhiali con fotocamere evolute, comandi e-bike che controllano action cam e dispositivi esterni, bottoni SRAM programmabili per funzioni multiple, sensori di pressione sempre più diffusi e accessibili. L’integrazione diventa l’elemento che definisce l’esperienza d’uso.
5. Gruppi meccanici verso il tramonto
Il sorpasso è ormai netto. L’elettronica arriva su tutta la gamma: Shimano ha digitalizzato XTR, XT, Deore e 105, SRAM offre opzioni wireless anche su Apex, mentre Campagnolo resta l’unica big a mantenere gruppi meccanici premium. Tutte le prossime novità punteranno sull’elettronica.
6. Arrivano le 13 velocità: spinta decisiva alla monocorona
Le 13 velocità accelerano la loro diffusione. Campagnolo e SRAM hanno aperto la strada nel Gravel; ora tutti gli indizi portano a Shimano, con un possibile debutto proprio dal Dura-Ace.
Più pignoni significano range più ampio e salti più omogenei, rendendo la monocorona ancora più logica in MTB, Gravel, strada e persino nel Triathlon.
7. Le bici aero diventano l’unica soluzione completa
La separazione tra bici aero e bici da salita si assottiglia. Le nuove aero sono leggere, più guidabili e sempre efficaci in salita.
Poiché l’aerodinamica è un vantaggio costante, anche a basse velocità, questi modelli si stanno imponendo come scelta all-round per i percorsi misti.
8. Bici da corsa più versatili
Il passaggio ruota cresce: 32–34 mm diventano normali anche sulle road race. Questa evoluzione consente di affrontare strade bianche ben curate e tratti sterrati semplici, tanto da essere sempre più scelte anche da professionisti impegnati in gare Gravel veloci o nel ciclocross.
9. Gravel race: aerodinamica al centro
Con gare ultra veloci come l’Unbound, vinta a quasi 38 km/h di media, l’aerodinamica entra ufficialmente nel Gravel competitivo. I telai diventano più filanti, le borse più integrate, le ruote più slanciate: la ricerca della velocità ridisegna le bici da gara.
10. Raggi in carbonio: leggerezza premium
Nella fascia alta crescono i set ruota con raggi in carbonio. Offrono risparmi tra 50 e 100 grammi a ruota e vantaggi aerodinamici grazie alla libertà di modellazione.
Restano più fragili rispetto ai raggi metallici e sono destinati soprattutto alla strada.
11. Il ritorno dei cerchi con gancio (hooked)
Il design hookless, diffuso grazie alla MTB, si scontra con le pressioni elevate usate su strada. I rischi di perdita d’aria o distacco tallone stanno riportando l’attenzione verso i cerchi con gancio, più sicuri e compatibili con pressioni variabili.
12. Personalizzazione dei componenti
Con bici che raggiungono facilmente quota 8.000–12.000 euro, la personalizzazione è un valore aggiunto fondamentale. Marchi come Orbea, BH e Berria già offrono configurazioni avanzate per manubri, attacchi, pedivelle e selle. Trek, Canyon e Pinarello seguono la tendenza.
13. Sostenibilità nei materiali e nei processi
Nei mercati più maturi, soprattutto in Germania, la sostenibilità è un fattore decisivo d’acquisto. Creazione di materiali riciclati, riduzione degli scarti produttivi e processi meno energivori diventeranno parte integrante del marketing e dello sviluppo prodotto.
14. Modelli più longevi
I cicli di rinnovo si allungano: Strada e XCO sono ormai vicine a un plateau tecnico e ogni nuova generazione porta miglioramenti minori. Le aziende preferiscono mantenere i modelli a catalogo più a lungo, mentre l’unico settore ancora in rapida evoluzione resta quello delle e-bike.
Non ancora in tendenza ma…: trasmissioni integrate e cinghie
Cinghia e cambi integrati restano soluzioni interessanti ma di nicchia. Ottimi per affidabilità, vedono spazio soprattutto in contesti estremi come il Downhill o nelle e-bike prototipo, ma faticano a entrare nei modelli di serie.
Il 2026 sarà un anno chiave per l’evoluzione del ciclismo. Dai nuovi standard alle tecnologie integrate, dalla spinta aerodinamica alla crescente personalizzazione, le biciclette diventano sempre più avanzate e sempre più specifiche per ogni stile di pedalata. Strada, Gravel e MTB continueranno a influenzarsi a vicenda in un mix che rende il ciclismo moderno più ricco e diversificato che mai.







