Il Lombardia 2025
Bergamo accoglie la “Classica delle Foglie Morte” e celebra Felice Gimondi
La stagione del grande ciclismo su strada si chiuderà ancora una volta sulle strade lombarde. Sabato 11 ottobre andrà in scena la 119ª edizione de Il Lombardia, ultimo Monumento dell’anno, che porterà il gruppo da Como a Bergamo attraverso 238 chilometri e oltre 4.400 metri di dislivello. Un percorso severo, disegnato sulle salite più iconiche del Lario e delle valli bergamasche, con il traguardo posto nel cuore della Città dei Mille, che per la quattordicesima volta nella storia accoglierà l’arrivo della corsa.
Il clima è quello delle grandi occasioni: alla presentazione ufficiale a Bergamo si è respirato un entusiasmo autentico, non solo per l’importanza sportiva della gara, ma anche per la ricaduta culturale ed economica sul territorio. E quest’anno la corsa sarà segnata da un omaggio speciale: il Passo di Ganda, teatro decisivo nelle ultime edizioni, verrà ufficialmente ribattezzato “Valico Felice Gimondi” in memoria del campionissimo bergamasco, leggenda del ciclismo mondiale.
Il fascino eterno della “classica delle foglie morte”
Il Lombardia non è una corsa qualsiasi: è l’ultima delle cinque Classiche Monumento e racchiude l’essenza stessa del ciclismo autunnale. Foglie che ingialliscono lungo i tornanti, strade strette e pendenze severe, panorami che passano dai laghi alle vallate alpine. Il percorso di quest’anno ricalca quello del 2023: dalla Madonna del Ghisallo – santuario dei ciclisti – alla Roncola, dal colle di Berbenno a San Pellegrino Terme, fino all’ascesa verso Dossena, Zambla Alta e la val Seriana. Poi la salita al “nuovo” Valico Gimondi e la discesa su Nembro e Selvino, prima dell’ultimo scoglio: l’ascesa alla Città Alta e la picchiata finale dalle Mura Venete verso via Roma, dove verrà incoronato il vincitore.
Gli occhi su Pogačar
Tutti si chiedono se il 2025 sarà l’anno della quinta meraviglia di Tadej Pogačar. Lo sloveno, che si presenterà a Bergamo con la maglia iridata sulle spalle, ha già scritto la storia con quattro vittorie consecutive. Un successo anche quest’anno significherebbe un primato assoluto: nessun corridore è mai riuscito a vincere cinque volte di fila un Monumento. Il pronostico è inevitabilmente dalla sua parte, ma il Lombardia non perdona e spesso regala sorprese.
Oltre la corsa
Il valore della gara va oltre lo sport. Per Bergamo e per la Lombardia intera, Il Lombardia è un’occasione per raccontarsi al mondo attraverso le immagini trasmesse dalle televisioni internazionali e attraverso la passione dei tifosi che affolleranno le strade. È anche un momento di memoria collettiva, con l’intitolazione del Ganda a Felice Gimondi, simbolo di un ciclismo che ha saputo unire sacrificio, classe e identità territoriale.
Sabato 11 ottobre, dunque, non sarà soltanto l’ultimo grande atto del calendario WorldTour: sarà un abbraccio corale tra il ciclismo e una terra che di questo sport continua a nutrirsi.