Francia: Terra di ciclismo
Il governo punta a raddoppiare la produzione nazionale di biciclette e promuovere il ciclismo
Dopo aver ri-vinto il Tour de France con un ciclista francese, la Francia si prepara a una vera e propria rivoluzione nel settore ciclistico.
Il governo nazionale ha annunciato un piano ambizioso per quasi raddoppiare la produzione interna di biciclette e incentivare l’uso delle due ruote nei prossimi anni, nell’ambito del Piano Nazionale Ciclismo e Mobilità 2023-2027, approvato lo scorso anno.
L’investimento previsto è di 2 miliardi di euro in quattro anni, destinati allo sviluppo delle infrastrutture ciclabili e al sostegno della produzione nazionale.
Dal boom degli anni ’80 al ritorno della produzione locale
Negli anni ’80 e ’90 l’industria francese della bicicletta viveva una stagione d’oro, coprendo quasi interamente la domanda interna. L’arrivo di modelli più economici da Cina e Taiwan ha però messo in crisi i produttori locali, costringendo molti a chiudere.
Oggi, in Francia, si vendono circa 2,2 milioni di biciclette all’anno, il doppio delle automobili, ma solo 700.000 sono prodotte localmente.
Secondo i dati di UNION sport & cycle, nel 2024 il mercato della bicicletta ha generato 3,2 miliardi di euro, in calo del 5,9% rispetto al 2023, con una flessione del 12% nelle vendite in termini di volume. Il rallentamento è dovuto soprattutto all’incertezza economica, che spinge i consumatori a rimandare l’acquisto di bici nuove.
Nonostante ciò, il fatturato del settore è cresciuto del 33% dal 2019, trainato dal successo delle bici da strada e gravel, le uniche categorie in crescita.
E-bike e componentistica: luci e ombre
Le bici elettriche rappresentano ormai il 30% del mercato, con un prezzo medio di 2.045 euro. Tuttavia, la Francia non produce più componenti per biciclette né parti elettroniche per e-bike, che continuano a dipendere da fornitori asiatici.
Il segmento della riparazione è invece in forte crescita (+119% dal 2019) e oggi in Francia si riparano tre volte più biciclette di quante se ne vendano nuove, anche grazie a un Fondo per la Riparazione che copre parte dei costi per le officine.
Patrick Guinard, presidente della commissione ciclo di UNION sport & cycle, sottolinea:
“Vediamo un’ottima spinta in segmenti come strada e gravel. I francesi continuano a pedalare, nonostante il 2024 sia stato un anno metereologicamente sfavorevole.”
Obiettivi al 2027 e oltre
Il piano prevede di portare la produzione annua a 1,4 milioni di biciclette entro il 2027 (854.000 nel 2022), con un forte sostegno alla ricerca e allo sviluppo e incentivi per i produttori di componenti nazionali.
Sul fronte infrastrutture, si punta ad aumentare la rete di piste ciclabili dagli attuali 57.000 km a 80.000 km entro il 2027, e fino a 100.000 km nel 2030.
Particolare attenzione sarà data alla formazione dei giovani, con l’obiettivo di istruire 850.000 bambini all’anno entro il 2027.
Il piano include anche azioni per ridurre i furti di biciclette, con un registro nazionale, più parcheggi sicuri vicino alle stazioni ferroviarie (90.000 posti entro il 2027, contro i 30.000 attuali) e incentivi per la sicurezza.
Un’industria che crea lavoro
Attualmente il settore ciclistico francese impiega 50.000 persone. Il governo punta a triplicare questa cifra entro il 2050, creando così nuove opportunità di lavoro e rafforzando la filiera produttiva nazionale.
La Francia sta puntando forte sul ciclismo come mezzo di trasporto sostenibile, volano economico e stile di vita attivo. Con investimenti senza precedenti, un focus sulla produzione locale e un’attenzione particolare alle categorie in crescita come il gravel e le e-bike, il paese mira a diventare un punto di riferimento europeo.
Se il piano avrà successo, entro pochi anni la Francia non solo raddoppierà la produzione interna di biciclette, ma offrirà anche ai ciclisti un’infrastruttura moderna e sicura, capace di incentivare ancora di più l’uso quotidiano della bici.
Non solo “Le Tour de France” per i cugini d’OltrAlpe!
E l’Italia??? Stendiamo un velo anzi un vélo 🇫🇷 pietoso!
Redazione: info@gravelnews.it
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