Dominio Olandese...
Lorena Wiebes trionfa nello sprint e conquista il titolo mondiale femminile
Lorena Wiebes è la nuova campionessa del mondo gravel. L’olandese ha conquistato la maglia iridata nella prova élite femminile dei UCI Gravel World Championships a Limburg, imponendosi allo sprint davanti alla connazionale e campionessa uscente Marianne Vos, mentre Silvia Persico ha completato il podio con un prezioso bronzo per l’Italia.
Una giornata tinta d’arancione, segnata dal dominio totale della nazionale olandese e da un finale drammatico: Shirin van Anrooij, in fuga solitaria per 12 km, è stata raggiunta dal gruppo delle inseguitrici a soli 500 metri dal traguardo, dopo aver accarezzato il sogno iridato fino all’ultimo rettilineo.
Una corsa tutta orange
Fin dalle prime pedalate, le olandesi hanno imposto il ritmo sulla gara di 131 km, caratterizzata da 1.190 metri di dislivello e circa l’80% del percorso su sterrato. Il tracciato, con partenza da Beek e arrivo a Maastricht, ha messo alla prova le atlete con una sequenza incessante di brevi e ripidi strappi tipici del Sud Limburg, inclusi i settori chiave di Bronsdalweg e Hagenstraat.
Il gruppo si è presto assottigliato sotto l’impulso di Wiebes, Vos, Van Anrooij e delle altre olandesi — ben 14 tra le prime 20 a metà gara. Gli attacchi sono cominciati quando mancavano 50 km al traguardo, con Quinty Ton prima a tentare l’allungo, seguita da una serie di contrattacchi che hanno frantumato il gruppo principale.
Nel finale, Vos e Wiebes sono riuscite a evadere, salvo poi essere riprese da un drappello di otto atlete — sei delle quali olandesi — tra cui Persico e la ceca Julia Kopecký.
L’attacco di Van Anrooij e il finale thrilling
A 12 km dal traguardo, Shirin van Anrooij ha deciso di rischiare tutto, scattando in solitaria su un tratto asfaltato e guadagnando rapidamente 20 secondi. Le connazionali dietro hanno smesso di inseguire, costringendo Persico e Kopecký a sobbarcarsi il lavoro di rimonta. Quando mancavano 5 km, il vantaggio di Van Anrooij era ancora di 15 secondi: il sogno sembrava possibile.
Ma sul rettilineo finale, Yara Kastelijn ha lanciato la volata per le compagne e, quando Vos e Wiebes hanno aperto il gas, il distacco si è dissolto in pochi istanti. Wiebes, come da copione, ha sprigionato tutta la sua potenza, superando Van Anrooij e tagliando il traguardo a braccia alzate.
Le parole delle protagoniste
«Sapevo esattamente come affrontare l’ultima salita. Marianne aveva già provato ad attaccare, ma ho cercato di gestire lo sforzo fino in cima», ha raccontato Wiebes dopo il traguardo. «Quando Shirin è andata via, non ero sicura di riuscire a riprenderla. Ma per fortuna Julia Kopecký ha fatto un lavoro eccezionale nel gruppo dietro».
Vos, sorridente nonostante l’argento, ha riconosciuto la superiorità della compagna: «Sono felice. Ovviamente si punta sempre al massimo, ma oggi il secondo posto era il mio limite».
Da parte sua, Silvia Persico ha commentato con un pizzico di ironia la strategia olandese: «Sembrava che non corressero davvero come squadra, ma una contro l’altra. Per me è stato perfetto: mi è bastato restare a ruota e poi giocarmi il podio».
Risultati finali
Lorena Wiebes (Paesi Bassi)
Marianne Vos (Paesi Bassi)
Silvia Persico (Italia)
Yara Kastelijn (Paesi Bassi)
Shirin van Anrooij (Paesi Bassi)
Julia Kopecký (Cechia)
Sette olandesi nelle prime dieci posizioni: una dimostrazione di forza collettiva impressionante, culminata con la prima maglia iridata gravel per Lorena Wiebes, che conferma di essere la sprinter più completa del momento — su strada come sullo sterrato.