Canyon compie un passo importante nella propria evoluzione: dopo anni a costruire telai e bici complete, il marchio tedesco debutta con una linea di ruote in carbonio. La prima proposta si chiama GR30 CF, un set pensato per il gravel che sarà disponibile sia come aftermarket sia montato di serie su due modelli della gamma Grizl 2025, l’OG CF 8 Di2 e la CF 9 Escape.
“Questo è un nuovo capitolo nella storia Canyon – spiega Maxime Brunand, senior product manager –. Entriamo nel mercato delle ruote portando con noi decenni di esperienza e competenze, condensate in un prodotto affidabile, prestazionale e in perfetta armonia con le nostre bici.”
Per garantire qualità e standard elevati, Canyon ha allestito nei propri centri di produzione strutture dedicate ai test delle ruote, segno che il progetto non è un semplice esercizio di stile ma l’inizio di un percorso più ampio. E infatti il marchio anticipa che il 2026 vedrà l’arrivo di ulteriori modelli a completare la gamma.
Dal punto di vista tecnico, le GR30 CF si presentano con cerchi hookless da 30 mm di profondità e 27 mm di canale interno, una misura che permette di montare coperture fino a 54 mm di sezione. Il peso dichiarato è di 1.525 grammi la coppia, con 715 g per l’anteriore e 810 g per il posteriore, già comprensivi di nastro. A garantire affidabilità ci pensano i mozzi DT Swiss 350 Spline e i raggi Aerocomp straight-pull, un abbinamento che richiama alla solidità più che all’estremizzazione del peso.
Le ruote sono compatibili con trasmissioni Shimano e SRAM grazie al corpo ruota libera Micro Spline già montato e al corpetto XDR fornito in dotazione, facilmente intercambiabile senza attrezzi. Canyon include anche valvole tubeless e dettagli pratici come le indicazioni di compatibilità stampate direttamente sul cerchio e i suggerimenti per la pressione e il volume di sigillante.
Il prezzo è uno degli aspetti più interessanti: 859,95 sterline o 899 euro la coppia, decisamente competitivo se confrontato con molti altri wheelset gravel in carbonio.
Le GR30 CF rappresentano un esordio che non passerà inosservato e che apre la strada a un futuro sempre più integrato per Canyon, pronta a controllare ogni aspetto della bici, dalle geometrie ai componenti.