Negli ultimi anni, il ciclismo gravel ha visto un’evoluzione significativa nell’equipaggiamento, con una crescente attenzione al comfort e alla riduzione dell’affaticamento del ciclista. Tra le soluzioni più innovative, l’attacco manubrio ammortizzato rappresenta un’opzione sempre più diffusa per migliorare la qualità della guida su terreni accidentati. In questo contesto si inserisce il Cane Creek eeSilk Stem, un attacco manubrio sospeso che promette di ridurre le vibrazioni e migliorare la stabilità su percorsi misti.
Design e caratteristiche tecniche
Il Cane Creek eeSilk Stem è un attacco manubrio leggero, pensato specificamente per il gravel e le lunghe distanze. La sua funzione principale è quella di assorbire gli urti e le asperità del terreno, riducendo l’impatto sulle mani, le spalle e il collo del ciclista. Questo si traduce in un minor affaticamento e, di conseguenza, nella possibilità di affrontare percorsi più lunghi e impegnativi con maggiore comfort.
Disponibile nelle lunghezze di 70, 80, 90 e 100 mm, l’attacco testato nella versione da 80 mm pesa 227 grammi, leggermente meno dei 235 g dichiarati dall’azienda. Un elemento distintivo del modello "CS" (Compliance Switch) è la presenza di un interruttore che consente di regolare il livello di assorbimento degli urti, alternando tra una modalità più morbida e una più rigida. Per chi cerca un’opzione ancora più leggera, Cane Creek propone anche il modello eeSilk SL, privo del Compliance Switch e più leggero di 10 grammi.
Installazione e regolazione
L’installazione dell’eeSilk Stem non presenta particolari difficoltà ed è simile a quella di un attacco manubrio tradizionale. La regolazione della sospensione avviene attraverso elastomeri intercambiabili, che Cane Creek fornisce in tre diverse durezze con ogni acquisto. Nel caso della versione da 80 mm, il pacchetto include elastomeri Soft, Medium (già installato) e Medium/Firm, mentre le opzioni Firm ed Extra Firm possono essere acquistate separatamente. La sostituzione dell’elastomero è piuttosto semplice: basta svitare il bullone di fissaggio e rimuovere il cuneo che lo blocca. Un aspetto positivo è la presenza di segni distintivi sugli elastomeri, che permettono di riconoscere facilmente la durezza installata.
Una nota da tenere a mente riguarda la coppia di serraggio del cuneo elastomerico, che deve essere stretta a soli 2 Nm. Un valore piuttosto basso, che richiede attenzione per evitare di danneggiare il sistema.
Test su strada e sterrato
Per valutare le prestazioni dell’eeSilk Stem, è stato montato su una bicicletta da gravel e testato su un mix di strade asfaltate e sterrate, con una distribuzione del 50% tra on-road e off-road. Il manubrio utilizzato aveva una larghezza di 42 cm e il ciclista pesava circa 60 kg.
Nei primi chilometri, la configurazione con elastomero Medium è apparsa troppo morbida, anche con il Compliance Switch impostato sulla modalità più rigida. Per questo motivo, è stato installato l’elastomero Medium/Firm, che ha offerto un migliore bilanciamento tra comfort e stabilità.
Su strade bianche e sterrati leggeri, il sistema di sospensione si è dimostrato efficace, assorbendo le vibrazioni senza introdurre movimenti indesiderati. Il funzionamento del Compliance Switch è chiaro sin da subito: non si tratta di un blocco totale della sospensione, ma piuttosto di una regolazione che riduce l’escursione dell’ammortizzazione. Questo si traduce in una guida più fluida sulle superfici irregolari, senza compromettere la precisione di sterzata.
Tuttavia, su tratti più accidentati e ad alte velocità, si è riscontrato un effetto di rimbalzo accentuato. In alcune situazioni, gli impatti più duri non venivano completamente assorbiti, generando una sensazione di rimbalzo piuttosto secca. Questo aspetto potrebbe rappresentare una limitazione per chi affronta tracciati particolarmente sconnessi, sebbene l’uso di un elastomero più rigido potrebbe mitigare parzialmente il problema.
Confronto con altre soluzioni
L’eeSilk Stem si inserisce in un segmento di mercato in cui sono presenti altre soluzioni simili, come il Redshift ShockStop, il Kinekt e il nuovo Ultimate USE VYBE. Confrontando peso, altezza stack e prezzo, emergono alcune differenze significative:
Cane Creek eeSilk CS: stack di 49 mm, disponibile in 70-100 mm, peso di 235 g dichiarati (227 g misurati per la versione da 80 mm). Prezzo nella fascia dei 200 euro.
Redshift ShockStop: basato su elastomeri, disponibile in lunghezze da 55 a 120 mm, stack height di 40 mm. Il modello standard pesa circa 30 g in più rispetto alla versione SL testata (234 g per il 90 mm). Prezzo tra 190 e 260 euro a seconda della versione.
Kinekt Suspension Stem: sistema a molla, disponibile in 90, 105 e 120 mm, con stack height di 40 mm e peso di 495 g. Prezzo attorno ai 213 euro.
Ultimate USE VYBE: sistema ad elastomero, disponibile in 70 e 90 mm, stack height di 40 mm e peso di 206 g per la versione da 90 mm. Prezzo di circa 180 euro.
Dal confronto emerge come l’eeSilk offra un buon compromesso tra peso e funzionalità, con una regolazione relativamente semplice e un’installazione intuitiva. Tuttavia, non raggiunge il livello di personalizzazione del Redshift ShockStop, che offre una gamma più ampia di lunghezze e una maggiore possibilità di regolazione
Il Cane Creek eeSilk Stem rappresenta una soluzione interessante per chi cerca un attacco manubrio ammortizzato leggero e semplice da installare. Il sistema ad elastomero offre un’efficace riduzione delle vibrazioni, pur con qualche limite in termini di rimbalzo su terreni più accidentati. La possibilità di cambiare facilmente gli elastomeri consente di adattare la sospensione alle proprie esigenze, anche se l’acquisto separato delle varianti più rigide può rappresentare un costo aggiuntivo.
Nel complesso, l’eeSilk si distingue per la sua facilità d’uso e per il design compatto, risultando una scelta valida per chi vuole migliorare il comfort senza stravolgere la configurazione della propria bici. Per chi cerca una maggiore capacità di regolazione, il Redshift ShockStop potrebbe essere un’alternativa più versatile, mentre il Kinekt rimane un’opzione più pesante ma con un’ammortizzazione più marcata. In ogni caso, la scelta dell’attacco manubrio ammortizzato dipenderà dallo stile di guida e dalle preferenze personali di ogni ciclista.