L’Unbound Gravel, la più iconica tra le gare gravel americane, è ormai alle porte. E come da tradizione, tra un fango inaspettato e i chilometri infiniti delle praterie del Kansas, si respira anche aria di innovazione. Se negli ultimi anni i grandi brand hanno scelto questa vetrina per presentare o testare nuovi prodotti dedicati all’off-road, il 2025 non sembra fare eccezione. Anzi.
Nelle ultime ore, è stato avvistato quello che ha tutta l’aria di essere un nuovo gruppo gravel wireless firmato Campagnolo, montato sulla bici del corridore italiano Mattia De Marchi. L’ex professionista veneto, ora volto noto nel panorama gravel internazionale, è supportato dal marchio vicentino e in gara nella categoria più prestigiosa della manifestazione: la 200 miglia.
Un dettaglio che non passa inosservato: il cambio posteriore "clutch"
Le immagini rubate nel paddock parlano chiaro: il cambio posteriore montato sulla sua Basso Palta è completamente diverso da qualsiasi altro gruppo attualmente in commercio da parte di Campagnolo.
Se a prima vista può sembrare simile al Super Record Wireless recentemente avvistato al Giro d’Italia, un esame più attento rivela la presenza di un particolare tutt’altro che trascurabile: un cerchio argentato con la scritta “clutch” incisa.
Questo indizio, apparentemente piccolo, è in realtà enorme. Il “clutch” è un componente chiave nei gruppi gravel e MTB: aggiunge tensione alla catena per evitare rimbalzi e cadute durante la guida su terreni sconnessi. È un elemento assente sui gruppi da strada, ma ormai imprescindibile per chi affronta trail, sterrati e sentieri tecnici.
Un cambio posteriore con clutch suggerisce in modo abbastanza chiaro che ci troviamo di fronte a un prodotto sviluppato appositamente per il mondo gravel. Ed è un segnale forte e chiaro: Campagnolo non sta semplicemente aggiornando l’Ekar, ma sta progettando una nuova piattaforma wireless, probabilmente basata sulla tecnologia del Super Record.
Comandi stradali, anima gravel
Ma c’è di più. I comandi montati sulla bici di De Marchi sono identici a quelli del nuovo gruppo Super Record Wireless. Lo si capisce dalla forma delle leve, ma soprattutto dal ritorno del celebre “thumb shifter”, il comando a pollice tipico di Campagnolo, abbandonato nelle ultime versioni e ora reintrodotto in una forma evoluta.
Anche il deragliatore anteriore sembra lo stesso già visto al Giro, con quella scanalatura centrale che lo distingue dal modello precedente.
In poche parole, stiamo forse assistendo alla nascita di una piattaforma modulare, da cui derivare sia la versione road che quella gravel, sul modello di quanto già fatto da SRAM con le varianti XPLR dei suoi gruppi Red, Force e Rival.
13 velocità confermate: continuità con Ekar
Altro elemento interessante: la bici di De Marchi è equipaggiata con una cassetta a 13 velocità. Un numero che conferma la continuità con la filosofia Ekar, lanciata da Campagnolo nel 2020 e ancora oggi l’unico gruppo gravel a 13 rapporti sul mercato.
È quindi possibile che Campagnolo stia portando avanti una doppia evoluzione: da un lato un upgrade elettronico e wireless del gruppo Ekar, dall’altro una nuova famiglia di componenti che dialogano direttamente con la serie Super Record, ma ottimizzati per le esigenze gravel.
Cosa aspettarsi: un lancio post-Unbound?
Non ci sono ancora annunci ufficiali. Campagnolo, come da tradizione, mantiene il massimo riserbo. Ma questo avvistamento non sembra frutto del caso: i componenti sono troppo rifiniti, troppo coerenti per essere dei semplici prototipi in fase di test.
È dunque lecito pensare che il lancio ufficiale sia imminente. Forse subito dopo l’Unbound, magari nel corso dell’estate. E se così fosse, ci troveremmo di fronte a una delle novità tecniche più importanti dell’anno per il settore gravel.
Per ora non ci resta che continuare a osservare. E aspettare che da Vicenza arrivi il segnale.
GravelNews.it continuerà a monitorare la situazione.
Restate connessi: il futuro del gravel parla (ancora) italiano.
Articolo a cura della redazione di gravelnews.it
Per segnalazioni o test prodotti: info@gravelnews.it