Arma Letale!
Telaio aerodinamico, gomme da 52 mm e un look ispirato agli anni ’90: Wilier-Triestina lancia una gravel racing estrema, nata per vincere e farsi notare.
Wilier-Triestina alza il sipario sulla nuova Rave SLR ID2, una gravel bike nata per correre forte e lasciare il segno.
Evoluzione diretta del modello che ha fatto la storia recente del gravel racing, la ID2 non è un semplice aggiornamento: è un manifesto di stile, tecnica e ambizione.
Racing nell’anima, punk nello stile
Nata dalla collaborazione con atleti come Ivar Slik, vincitore a Girona e Unbound, la Rave SLR ID2 è stata sviluppata per dominare le UCI Gravel Series e i tracciati più duri del pianeta. Ma non è solo una questione di watt: questa bici urla originalità con una livrea che richiama l’estetica rave degli anni ’80 e ’90, tra colori acidi e grafica glitch.
Il messaggio è chiaro: velocità sì, ma con stile. Dalla Pixel Green alla Neon Purple, ogni colorazione racconta una storia di identità e provocazione visiva.



Numeri da gara, dettagli da ingegneri
Sotto la vernice psichedelica c’è sostanza. Tanta. A partire dall’aerodinamica avanzata, affinata in galleria del vento per tagliare l’aria e guadagnare oltre 50 secondi su 70 km a parità di potenza. Il telaio in carbonio SLR pesa 990 grammi, ed è progettato con clearance fino a 52 mm, un valore record che consente l’uso di gomme ampie senza compromettere la reattività.
Wilier non ha solo migliorato l'efficienza: ha anche alzato l'asticella nella maneggevolezza. Il carro posteriore è stato rinforzato per aumentare la rigidità torsionale del +11,78%, regalando scatti secchi e reattivi anche su salite tecniche. Geometrie racing, stack contenuto, reach lungo e cockpit ribassato completano un pacchetto costruito per chi ha la gara nel sangue.
Pensata per il futuro (e per vincere adesso)
La Rave SLR ID2 rinuncia all’attacco del deragliatore: una scelta audace, ma sensata. Le trasmissioni 1x con UDH sono ormai lo standard nelle competizioni gravel di alto livello. Meno peso, più spazio, meno problemi. E prestazioni superiori, specie su fondi sconnessi o fangosi.
Il manubrio F-BAR con delta di 30 mm tra presa alta e bassa consente una posizione aggressiva e stabile, perfetta per controllare la bici a tutta velocità. L’integrazione completa dei cavi rifinisce un design che è tanto racing quanto elegante.
Layup su misura, taglie su misura
Come ogni bici top di gamma che si rispetti, la Rave SLR ID2 non lascia nulla al caso. Il telaio impiega tre tipologie di fibra di carbonio disposte secondo un layup proprietario Wilier che varia a seconda della taglia, per garantire la stessa risposta meccanica dalla XS alla XXL. È il cosiddetto balanced design: un approccio sartoriale alla progettazione.
Più largo è meglio
La vera svolta? Le coperture da 52 mm. Larghe, sì, ma pensate per essere più veloci sullo sterrato. Grazie a una minore pressione e a una maggiore impronta a terra, riducono la rolling resistance e migliorano il comfort, senza sacrificare l’aerodinamica grazie a soluzioni come il tubo obliquo con profilo NACA.
Anche in assetto da 52 mm, restano 6 mm di margine tra copertura e telaio. Dettagli? Forse. Ma sono questi che decidono le gare.
La Rave SLR ID2 non è solo una gravel da gara: è la risposta di Wilier-Triestina a chi vuole correre forte, spingere oltre e distinguersi. Un mezzo pensato per il futuro del gravel racing, ma con radici ben piantate nella storia del marchio.
Estetica, aerodinamica, tecnologia e aggressività: la nuova Rave non chiede il permesso. Corre, vince, domina.
Articolo a cura della redazione di gravelnews.it
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