Un’avventura estrema nel cuore dell’Arizona, tra deserti, canyon e foreste di pino. L’edizione 2025 dell’Arizona Trail Race (AZTR) ha incoronato ancora una volta Alex Schultz, vincitore dell’AZT800 con un tempo impressionante di 9 giorni, 10 ore e 29 minuti. Per il biker americano si tratta del terzo traguardo completato su questo percorso e della seconda vittoria, dopo il successo del 2023.
Un’impresa che chiude nel migliore dei modi anche la sua Triple Crown Challenge 2025, dopo le prestazioni al Tour Divide e al Colorado Trail Race.
Arizona Trail Race: una sfida senza supporto tra deserto e montagna
L’Arizona Trail Race non è una gara nel senso tradizionale del termine. È una sfida non ufficiale, self-supported, senza iscrizione, premi o supporto esterno. Solo biker, sentieri e tanta determinazione.
L’evento nasce lungo l’Arizona Trail, un percorso di circa 800 miglia (1.287 km) che attraversa lo stato dall’estremo sud al confine con lo Utah. L’edizione 2025, tuttavia, ha dovuto adattarsi: la chiusura del North Kaibab Trail ha costretto gli organizzatori a modificare il tracciato, concludendo la corsa a Flagstaff invece che al classico Stateline Campground.
Per mantenere intatto lo spirito dell’impresa, i partecipanti hanno comunque attraversato il Grand Canyon, ma in una versione più breve del solito. A compensare il tratto ridotto, è stata aggiunta una salita extra fino alla vetta di Humphreys Peak, il punto più alto dell’Arizona (3.851 m). Il risultato? Un percorso finale di circa 830 miglia, ancora più vario e impegnativo.
Dal deserto di saguari ai pini di Flagstaff: un viaggio estremo
L’AZTR è una delle esperienze di bikepacking più dure e spettacolari del mondo. Dalla frontiera messicana si pedala attraverso ecosistemi unici: i deserti del Sonora, le Sky Islands, la zona della Mogollon Rim, fino alle foreste alpine del nord.
Molti tratti richiedono di spingere o trasportare la bici a mano, in particolare nel Canyon, dove le regole del parco nazionale impongono che le ruote non tocchino mai il suolo durante l’attraversamento.
Ogni partecipante deve essere completamente autonomo, portando con sé cibo, acqua, ricambi e tenda. Le condizioni variano dal caldo torrido del sud alle notti gelide dell’altopiano, rendendo la scelta dell’attrezzatura e del peso dello zaino cruciale.
La vittoria di Alex Schultz: determinazione, fatica e resilienza
Nonostante la grande esperienza, Alex Schultz ha dovuto affrontare diversi imprevisti. Poco prima del termine dell’AZT300, ha subito una profonda lacerazione del copertone laterale, che lo ha costretto a percorrere quasi 13 miglia a piedi prima di ricevere aiuto da un “trail angel”.
Risolto il guasto, Schultz è riuscito a tornare in gara e a mantenere un ritmo costante per tutto il resto del percorso. Le temperature rigide del nord e la fatica accumulata lo hanno messo alla prova, ma il biker americano ha gestito l’impresa con lucidità fino all’arrivo a Flagstaff.
Questa vittoria rappresenta anche la chiusura del suo Triple Crown Challenge 2025, completato con:
- Tour Divide: 16 giorni, 16 ore e 27 minuti 
- Colorado Trail Race: 5 giorni, 2 ore e 16 minuti 
- Arizona Trail Race: 9 giorni, 10 ore e 29 minuti 
Un trittico di resistenza che consacra Schultz tra i grandi protagonisti del bikepacking internazionale.
L’Arizona Trail Race 2025 ha ribadito la sua reputazione di sfida estrema per veri avventurieri. Non ci sono coppe né sponsor, ma solo il piacere della fatica, della scoperta e del contatto con la natura selvaggia.
Con la sua terza finitura e la vittoria nell’AZT800, Alex Schultz ha scritto un nuovo capitolo di questa leggenda del bikepacking.
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