Un’innovazione rivoluzionaria sta prendendo piede nel mondo del ciclismo: L’AquaGravel, una disciplina che combina la guida su ghiaia con la potenza delle onde marine. Nato quasi per caso sulle coste della California nella città di April Fool, questo nuovo sport si prepara a diventare la tendenza dell'estate 2025.
L'idea: ciclismo e onde, un connubio possibile?
Tutto è iniziato quando un gruppo di appassionati gravel ha deciso di spingersi oltre i confini tradizionali della disciplina. Dopo aver esplorato ogni tipo di terreno – dal fango ai deserti, dalle foreste alle pietraie alpine – è nata la domanda: "E se provassimo il gravel… sull’acqua?". Il risultato è stato sorprendente. Con l’uso di gomme ultra-galleggianti e telai speciali in materiali iper-leggeri, i ciclisti hanno iniziato a pedalare direttamente sulle onde, sfruttando il moto ondoso per avanzare.
La tecnica: equilibrio, velocità e spirito d'avventura
L’ AquaGravel richiede un mix di abilità che vanno ben oltre quelle del ciclismo tradizionale. Il segreto è imparare a sfruttare le onde come una rampa naturale, combinando pedalate potenti con movimenti del corpo simili a quelli del surf. "L’esperienza è incredibile: una via di mezzo tra una discesa tecnica su sterrato e un’onda lunga da surfare" afferma Jake Morrison Fish, uno dei pionieri di questa nuova disciplina.
L’attrezzatura: bici anfibie e pneumatici innovativi
Le biciclette utilizzate per L’AquaGravel sono frutto di anni di sperimentazione. Si tratta di speciali bici anfibie dotate di camere d’aria sigillate nei cerchi e pneumatici larghi con una mescola in grado di garantire aderenza anche sulla superficie dell’acqua. Il telaio, invece, è costruito con una combinazione di carbonio e materiali flottanti, che consentono alla bici di restare a galla anche in caso di onde particolarmente alte.
Prime competizioni ufficiali nel 2026?
L’entusiasmo per L’AquaGravel sta crescendo rapidamente, tanto che sono già in corso le trattative per organizzare il primo circuito internazionale nel 2026. Si parla di tappe in Australia, Hawaii e sulle coste della Bretagna, luoghi iconici per gli amanti sia del gravel che del surf. "Non vediamo l'ora di portare questa disciplina a un livello competitivo, è un’esperienza unica che cambierà il modo in cui concepiamo il gravel", conclude entusiasta Morrison.
Che sia l’inizio di una nuova era per il gravel?
Non resta che attendere l'estate e provare a pedalare sulle onde!